Il 3 e il 4 Maggio, due giornate all’insegna di laboratori, visite guidate e musica, una festa di e per il Quartiere.
Venerdì 3 e sabato 4 maggio si è svolta nel centro storico di Cosenza la Festa di Quartiere Rivocati, una tra le prime attività ufficiali di COSMO – Cosenza MicroMondi, il nuovo progetto coordinato da La Rivoluzione delle Seppie e sostenuto e promosso dal programma Agenda Urbana del Comune di Cosenza, che ha l’obiettivo di rigenerare e creare valore attorno ai quartieri della città vecchia.
Un “area” che è stata definita nella mappa di Cosmo che prende come riferimento i poli culturali del centro storico (oltre al Polo del Cinema Tieri Italia sono presenti la Casa delle Culture e il Laboratorio di San Gaetano). Grazie al coinvolgimento di studenti e studentesse del Liceo Lucrezia della Valle, nelle settimane precedenti all’evento, sono stati creati dei team interdisciplinari che, attraverso l’uso delle proprie competenze, hanno lavorato al riconoscimento della coscienza di comunità che connota i quartieri del centro storico, con l’obiettivo di costruire una nuova simbologia che possa definire e identificare al meglio l’identità così sfaccettata di ogni singola porzione del territorio di Cosenza Vecchia.
Nel quartiere dei Rivocati, uno tra i più iconici del centro storico di Cosenza, si sono svolte due giornate all’insegna di laboratori, visite guidate e musica. La Festa di quartiere dei Rivocati arriva a compimento delle attività del laboratorio svoltosi nell’ultimo mese nel nuovo polo culturale dell’Area Cinema Italia.
Proprio partendo da questa ricerca, nelle giornate del 3 e 4 maggio si è svolto, ospitato dalle sedi di importanti realtà del quartiere come Lagoon e Lelè Handmade, il Laboratorio di Serigrafia “Un segno per i Rivocati”, curato da Vienemensuonno 1926 e Lanificio Leo – grazie al quale è stato ideato e realizzato il segno che caratterizza il quartiere dei Rivocati, e che verrà stampato su sciarpe, t-shirt, bandiere e gagliardetti.
Accanto a questa attività, si sono poi svolte delle visite guidate in alcuni dei luoghi più caratteristici del quartiere, spesso poco conosciuti: all’interno della Chiesa di San Domenico, uno dei monumenti simbolo della città, si è svolta la visita guidata della Chiesa Ottogonale e del Putridarium.
La giornata si è conclusa poi nei locali dell’ex I.T.I.S. “A. Monaco” di Via San Martino con la restituzione e la presentazione del segno realizzato per i Rivocati e il dj-set di Italia Serie Oro, progetto di ricerca ed esplorazione negli archivi della musica italiana del passato curato dal dj Roberto Vagliolise.
COSMO – Cosenza MicroMondi si pone come obiettivo quello di raccontare la fucina di storie che si intrecciano attorno ai quartieri e alle storie di chi li popola. Quartieri, come pianeti e isole in cui la cultura bruzia viene espressa attraverso i suoi abitanti, le loro attività e l’incredibile varietà ed espressione di vita: Cosenza, un microcosmo composto da più mondi.
L’output
Come output del laboratorio “Un segno per i Rivocati”, sono stati creati, da Vienmsuonno, due simboli distintivi: una sciarpa e un gagliardetto, che rappresentano l’identità e lo spirito del quartiere Rivocati.
Questi oggetti sono stati serigrafati con il nuovo logo del quartiere, progettato per riflettere la sua storia e la sua unicità.
I Simboli
L’antenna, segno del moderno sull’antichità. svetta e “squarcia” il panorama del quartiere, ricordando al quartiere questa sua natura bifacciale.
I palazzi, simbolo di una attività permanente degli abitanti del quartiere. Quelli più alti, nuovi, spuntano mimetizzandosi con quelli vecchi sventrati dalle bombe del 1943.
Il ponte Mario Martire, passaggio con il resto del centro storico e simbolo di incontro, un segno di come il quartiere stesso sia una città di mezzo, tra la città vecchia e il centro.
Il fiume Crati, come facevano le muranei tempì antichi, divide la città dai Rivocati, rendendolo negli anni uno spazio di transito e commercio.
La sciarpa, con i suoi colori vivaci e il gagliardetto, con il suo design distintivo, non solo celebrano la cultura locale, ma fungono anche da simboli di appartenenza e orgoglio per la comunità.